mardi 7 mai 2013

Nordest Russia: dal freddo ad un'oasi di caldo record!

La primavera nel nord-est della Russia  è la stagione più drammatica quando, dopo inverni senza fine ed estremamente freddi, tutto sta cambiando rapidamente. E per sciogliere il cuore del rigido inverno in Yakut, non si registrano obbligatoriamente ondate record di calore. Con l'aumento della luce del giorno è tipico per questo periodo che la temperatura aumenti anche di 1°C al giorno! Il risultato é la fusione rapida della neve e del ghiaccio che provoca spesso inondazioni.

Questa foto è stata scattata dal satellite "Aqua" il 4 maggio 2013. Mentre il nord e l' est della regione sono ancora sotto la neve e il ghiaccio, comprese le acque costiere del Mare di Okhotsk, nelle zone rurali occidentali del paese comincia la vegetazione. Il satellite della NASA ha richiamato l'attenzione durante il culmine di un'ondata di caldo intenso in Yakutia  , che dura dalla fine di aprile e ha portato più di una dozzina di record di temperatura quotidiane, tra cui molti record nel mese di aprile. In particolare, il termometro per  due volte ha superato i 20°C, che in questo periodo tipicamente è solo di circa 10°C. Durante i primi giorni di maggio - Ojmjakon - è diventato "un oasi di calore." A fine aprile, la temperatura media è stata di -5°C, e ora ha già raggiunto i +7°C, stesse temperature registrate in Russia centrale. La conseguenza di un intenso riscaldamento é la rapida insorgenza di inondazioni dei fiumi tradizionalmente problematici della Yakutia. Il 6 maggio alle ore 12, con 3 giorni di anticipo rispetto al solito, ha iniziato la deriva di ghiaccio sul fiume Lena vicino al villaggio di Vitim. Il livello del fiume ha raggiunto i 190 cm sopra il normale.

lundi 6 mai 2013

37 anni fa il terremoto del Friuli ( 6 maggio 1976 )

Sono trascorsi 37 anni dal sisma che ha colpito il Friuli causando morte e distruzione.
Di seguito il racconto di un sopravvissuto a quella tragedia e 3 video che testimoniano la distruzione causata dal terremoto!

Ore 21.00 del 6 maggio 1976.
"Giornata calda oggi. Meno male che ho finito di sistemare la frutta in negozio.. Domani mattina non dovrò fare niente. Che caldo, sono tutto sudato, vabbè siamo in maggio, però fa un caldo strano, appiccicoso, umidiccio, non si respira quasi. La breve rampa di scale e chiudo il portoncino. Dalla cucina rumore di stoviglie e il profumo della cena. La televisione accesa. Un rombo lontano, mi fermo… ma che è un tuono? Cambia il tempo? Ma aumenta e trema pure il pavimento! Aumenta ancora, si sente dappertutto! Riempie l'aria, sempre più forte più forte! Riempie il mondo. Mio Dio il terremoto! - Gianna!! Gianna!! Fuori, fuorii!! Svelta svelta, scappiamo! La nausea allo stomaco, trema tutto, manco si fosse su na' barca! Le pareti crepano scricchiolando. Gianna urla, barcolla, mi cade addosso. I mobili scivolano e grattano il pavimento, schiantano addosso alle pareti. Le ante della credenza si aprono e si chiudono, sbattono forte. I vetri della finestra esplodono, il soffitto ondeggia, si staccano grossi pezzi di calcinacci e ci cadono addosso, un braccio sulla testa di Gianna. La parete di fronte si apre e cade intera all'indietro, una nuvola di vento caldo e polvere c'investe. Tutto si sbriciola e il rombo riempie l'aria. Il lampadario oscilla tra le crepe del soffitto, la luce continua a ondeggiare forte tra ombre giganti, va' via. Torna! Poi è il buio. Buio totale, non si vede più niente. La tengo stretta per non perderla. Dobbiamo uscire di qui. Il rumore, il rumore che non smette romba, tuona forte nelle orecchie. Dobbiamo uscire da qui o la casa ci ammazzerà. Dio Dio è la fine del mondo! Tutto si scuote... le mani sulle pareti per non cadere. Gianna, Giannaaa!!!! La trascino per un braccio giù per le scale. Rumore di calcinacci che cadono, schiantano intorno.