vendredi 24 juin 2011

L'eruzione Minoica


Le recenti notizie di sciame sismico sull'isola di Santorini mi hanno dato ispirazione per fare un pò di amarcord sull'eruzione di Thera del 1628 A.C., eruzione che ha un'importanza storica molto notevole perchè è stata la prima eruzione riportata in fonti scritte, di varie popolazioni dell'epoca.

Thera è il vulcano potenzialmente più distruttivo presente sul complesso vulcanico di Santorini, sia per potenzialità eruttiva in VEI, che per i potenziali effetti collaterali, ovvero lo tsunami provocato dall'esplosione della caldera semisommersa dalle acque marine.

L'eruzione, collocata temporalmente nel 1628 A.C., a seguito dell'analisi degli anelli degli alberi in nord America e del nord Europa che testimoniano uno sconquasso climatico avvenuto proprio nel 1627 A.C., quindi l'anno successivo, dovuto all'ingente materiale eruttato in atmosfera, circa 100 Km³ di tephra, con una colonna di cenere stimata sui 30/35 Km di altezza, che in poco tempo avvolse tutta la terra sospinta dalle correnti stratosferiche e dalla Jet Stream con accumuli di cenere di circa 3/5 metri nelle aree ad est e nordest del vulcano ma sono documuntati accumuli, seppur minori, fino in China ed Antartide.

Secondo gli studi sulle rocce e la composizione del terreno di ciò che rimane dell'isola, il vulcano non dette più di qualche mese di preavviso, anche se sembra che gli abitanti dell'isola riuscirono ugualmente a fuggire prima dell'esplosione; ben diversa fu la sorte della civiltà minoica di Creta, che fino a quel momento era la civilta più fiorente e imponeva da secoli la sua thalassocrazia sul Mediterraneo, e degli abitanti delle coste del Mediterraneo orientale che furono sterminati da uno tsumani che si stima fosse alto fra i 100 e i 150 metri (tanto per fare un paragone 10/15 volte uno tsunami provocato da un sisma di 8.5/9 richter come Sumatra 2004 o Sendai 2011).

Un'altra conseguenza dell'eruzione fu un'"inverno vulcanico" che durò oltre un secolo e di cui troviamo documentazione nei Bamboo annals, le cronache dell'antica China, dove si racconta della caduta della dinastia Xia del 1618 A.C. e si adducono fra le cause la persistenza di una nebbia gialla da anni e le continue gelate e nevicate anche in piena estate che crearono carestie e rivolte nella popolazione.

Altre popolazioni che hanno subito danni da questa eruzione sono gli Egizi che si trovarono a far fronte ad un clima nettamente diverso da quello abituale, con freddo e piogge alluvionali anche in pieno Sahara, come si può trovare sulla Storm Stele eratta dal faraone Ahmose I nel 1550 A.C.

L'eruzione sembra inoltre alla base di decine di miti degli antichi Achei e Dori, che poi hanno tramandato tali miti fino alla Grecia classica, e di altre popolazioni orientali, sembra inoltre che sia l'evento che ha ispirato Platone per la creazione della leggenda di Atlantide e Esiodo per varie storie delle sue due opere più importanti, la Teogonia e le Opere e Giorni.

dimanche 12 juin 2011

C'era una volta il massimo solare...


C'era una volta il massimo solare...e adesso non c'è più...

Parafrasando i versi di una canzone di molti anni fa si prende in pienola situazione che sta vivendo il nostro astro.
Da mesi ormai i due più importanti centri di calcolo (l'SWPC del NOAA e il SIDC dell'ONU) si affrettano a contare macchie su macchie per dare l'apparenza che il sole stia intraprendendo la via del massimo previsto per il 2013 ma la realtà è un'altra, basta osservare l'immagine del satellite SDO allegata sopra per capirlo, il sole oggi è praticamente spotless.

Ormai siamo di fronte ad un ciclo che al massimo non ci vuol proprio arrivare, basti pensare che fino a qualche anno fa il massimo del ciclo 24 era previsto a fine 2010/inizio 2011, venendo pian piano posticipato nell'attesa di una possibile ripresa che per adesso, tranne qualche sussulto nei mesi scorsi, non sembra proprio voler arrivare e il nuovo crollo di attività che si è avuto a Giugno è l'ennesimo nuovo segnale che la ripartenza non c'è e che forse non arriverà.

Facendo due calcoli con i cicli di attività crescente e calante del sole i tempi di ritorno sembrano essere maturi per l'arrivo di un minimo profondo e duraturo, anche se con le conoscenze attuali possiamo fare solo ipotesi empiriche basate sulla statistica e senza poter avere nessuna certezza, quindi la cosa migliore da fare è monitorare la situazione attentamente e diffidare da chi dice che tutto va bene e tutto è nella norma...

Occhio al prossimo week end!

Vediamo come evolverà la settimana.
Oggi giornata di transizione con cieli sereni o poco nuvolosi su tutto il paese.
Domani in arrivo da ovest di una perturbazione che innescherà forte instabilità dapprima al nord e successivamente anche al centrosud. Ci saranno temporali e colpi di vento segnatamente al nord, ma già dalla serata miglioramento e ritorno di bel tempo.
All'orizzonte, stiamo parlando di una possibile tendenza a 10 giorni, si intravede una rimonta africana che potrebbe investire tutta l'Italia.
Nella cartina sottostante riferita alle termiche a 850hpa del 22 giugno, si nota come l'isoterma di +20 copra tutto il centrosud e la +16 il nord. Se questa tendenza verrà confermata ci saranno temperature al sud superiori ai 35° e superiori ai 30° al nord.
Se confermato sarà il primo vero assaggio d'estate.

mercredi 8 juin 2011

Ancora temporali al nord e Toscana!

Dal satellite si notano le prime schiarite temporanee sull'estremo nordovest e nordest con nuvolosità e pioggia sul Friuli.
Un temporale sta investendo la riviera di levante e nord Toscana. Durante le prossime ore l'instabilità andrà accentuandosi su tutto il nord con temporali anche forti. Coinvolta sarà anche la Toscana e l'Emilia Romagna.
Questa situazione instabile proseguirà fino a sabato, mentre da domenica si limiterà ai rilievi.
Vedremo dove colpiranno oggi i temporali pomeridiani.

mardi 7 juin 2011

Temporale intenso al nordest

Un temporale intenso si sta dirigendo dala costa romagnola verso quella veneta e verso le prealpi venete.
Fino a qualche ora fa le correnti soffiavano da SE , adesso hanno ruotato e provengono da S-SW quindi il temporale colpirà tutta la costa veneta e si dirigerà verso le prealpi venete con possibili precipitazioni violente, locali grandinate e colpi di vento.
C'è anche una notevole attività elettrica ora situata in mare ma in avvicinamento alla laguna veneta.
dall'immagine radar sottostante relativa alle ore 20:30 si nota come il temporale nasca dall'Apennino romagnolo e risalga verso nord.

samedi 4 juin 2011

Instabilità ad oltranza!

Anche nei prossimi giorni continuerà l'instabilità che ci sta accompagnando in questi giorni con piogge e temporali un po su tutto il centro nord Italia.
Da domani , domenica 5 giugno, l'instabilità si accentuerà ancora di più e apporterà temporali perlopiù pomeridiani su tutto il centronord con manifestazioni temporalesche anche forti nelle zone montuose e interne, meno probabili lungo le coste dell'alto Adriatico.
C'è da seguire con attenzione l'inizio della prossima settimana che vedrà un'incursione di una saccatura dal nord Europa tuffarsi fin sul Mediterraneo centrale e provocherà, specie nella giornata di martedì 7 giugno, un intenso maltempo al centronord con temporali molto forti e locali grandinate.
Si potranno verificare accumuli pluviometrici molto elevati nelle zone esposte ai venti in arrivo dai quadranti sudoccidentali.
Poi l'instabilità sembra che durerà per tutta la prossima settimana , ma questo necessita di conferme.

vendredi 3 juin 2011

AMARCORD: rex bloking in medio alta troposfera su europa centro- occidentale

Situazione verificatasi il 4 agosto 2002.
L'estate 2002 vide un anomala attività temporalesca , specie nei mesi di luglio e agosto,  con alcuni eventi di particolare gravità, in primis le tremende alluvioni nei paesi danubiani tra il 10 e l'11 agosto.
In tale bimestre infatti numerosi cut-off cliclonici in media troposfera furono spinti dal flusso atlantico a latitudini alquanto basse in relazione al periodo stagionale , facendo il loro ingresso alternativamente sull'europa centro-occidentaleo addirittura sul mediterraneo centro-occidentale, eventualità alquanto rara in pieno periodo estivo.

mappa di gpt sul piano isobarico di 500hpa.
tra le numerose e a volte prolungate fasi di tempo instabile , dovute all'azione di tali vortici ciclonici , di particolare rilevanza fu quello che interessò le regioni settentrionali tra la serata del 3 e la mattina del 4 , quando occorsero eccezionali tempeste di grandine gigante di natura supercellulare e un paio di sospetti tornado (F1/F2) , con particolare riferimento al bresciano e al veneto centro-occidentale (particolarmente colpita fu la zona del lago di garda). l'analisi sinottica relativa a quella nottata mostra una classica struttura di rex bloking in medio-alta troposfera , con promontorio anticiclonico sub-tropicale ben saldo in oceano atlantico e con assetto meridiano fino a spingersi a E dell'islanda , mentre un vasto cut-off ciclonico ,staccatosi dal flusso oceanico diretto verso l europa nord-orientale, si porta sull'europa centro-occidentale. un secondo promontorio anticiclonico di matrice nord-africana interessa il  basso mediterraneo, tramite un asse coricato in senso parzialmente zonale, con avvezione calda sub-tropicale , particolarmente sensibile al di sotto del 40° parallelo.
mappa di gpt sul piano isobarico 500hpa :la freccia nera individua il percorso della corrente a getto
sul piano isobarico di 500hpa si nota l'interazione tra il cut-off ciclonico (dislocato sull'europa centro-occidentale) e un ramo della corrente a getto che ,circuitando la dorsale orientale dell'anticiclone in oceano atlantico scende verso sud andando in seguito a confuire a basse latitudini con il getto subtropicale , all'incirca a ovest della penisola iberica. pertanto, un deciso flusso sud -occidentale in alta quota prende le mosse dell'iberia , percorre il mediterraneo occidentale e giunge sulle regioni settentrionali italiane presentando valori di velocità alquanto elevati (circa 30 m/s) e tendendo a diffluire proprio in corrispondenza delle regioni nord-orientali.

mappa sul piano isobarico di 850hpa.
A QUESTO PUNTO NUMEROSI FATTORI CONCORRONO NEL PREDISPORRE LA COLONNA D'ARIA A POTENTI MOTI VERTICALI: GETTO DIFFLUENTE ALLE QUOTE PIù ELEVATE -SPICCATA CURVATURA CICLONICA IN MEDIA TROPOSFERA CON TRASPORTO DI VORTICITà POSITIVA - ELEVATO GRADIENTE TERMICO VERTICALE- E AVVEZIONE CALDA SUB-TROPICALE IN BASSA TROPOSFERA.
 si aggiunga inoltre l azione dinamica di un occlusione fredda attiva sull'europa centrale in movimento verso levante a interessare con la parte meridionale le regioni alpine e prealpine. sovente in caso di situazioni atmosferiche particolarmente instabili, è necssario un meccanismo d'innesco per poter dare il via ad un intensa convezione; un ramo frontale in avvicinamento in molti casi rappresenta la micca per poter dare il via all'esplosione, con fenomeni che possono innescarsi anche molti km davanti alla linea frontale.
tuttavia un deciso contributo al prodursi di tanta violenza atmosferica varrò dato alla situazione barica venutasi a determinare al suolo. infatti alle 00utc del 4 agosto, mettendo l attenzione sulla nostra penisola , si rileva la presenza di un relativo massimo anticiclonico chiuso tra svizzera e austria, mentre un minimo depressionario chiuso tra corsica e sardegna interessa l intero versante tirrenico .
ebbene la presenza di questa cellula anticiclonica oltralpe , contemporaneamente al minimo barico tirrenico , determina sulle regioni nord-orientali confluenza e convergenza tra aria più fresca e secca in afflusso dalle alpi orientali e aria caldo umida in risalita dall italia centro-meridionale.
l utimo tassello ora è al proprio posto! e ai fattori visti in precendenza occorre aggiungere una perfetta simbiosi tra divergenza alle quote più alte e convergenza di basso livello.
si aggiunga infine che la mappa di windh-shear in velocità tra suolo e piano isobarico di 850hpa , ma sopprattutto a 500hpa mostra valori di positività di tutto rispetto su gran parte del centro nord predisponendosi all'innesco di moti vorticosi in bassa troposfera.
a fronte di tale status , non poterono innescrsi fenomeni di eccezionale intensità che effettivamente furono registrati .non a caso sotto molti aspetti, la situazione troposferica presenta similitudini rispetto a quella venutasi a creare in occasione del tornado di arcore del 7 luglio 2001.
pattern sinottici di tale tipologia sono sovente di fiorere intense ondate temporalesche , con particolare riferimento al nord italia.

Articolo scritto da Mauri Signani