Terremoti in Siberia:
un rapporto parla dei primi segnali di una prossima inversione dei poli.
Un bilancio preoccupante preparato da Viktor Seleznyov , direttore dell'Istituto di Geofisica dela Siberia dell'Accademia russa di scienze (BS ASR), rivela che il terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito la Repubblica di Touva in Siberia orientale annuncia un disastro per le prossime settimane. Nuovi terremoti sono attesi, ma il peggio, secondo il suo rapporto, è che questi attuali sismi che colpiscono la lontana Siberia, sarebbero un test di inversione dei poli sul nostro pianeta, ovvero i primi segnali.
Sia lui che altri scienziati della BS ASR sono in allerta da 2 settimane dopo le misteriose esplosioni del 9 e 12 febbraio scorso, che assomigliano a quelle di Kemerovo, il famoso evento di Tunguska del 30 giugno 1908 che rimane la più grande esplosione dei tempi moderni tra l'altro non ancora spiegata.
Un rapporto dice che il legame tra queste misteriose esplosioni e l'aumento dei terremoti in Siberia, è dovuto allo spostamento rapido del polo magnetico che ha raddoppiato durante questi ultimi 50 anni.
Dal 1990 è stato rilevato un'accelerazione verso nord-nordovest dell'Oceano Artico, raggiunge più di 55 km all'anno.
L'impatto più immediato sulla Terra è stata vista quest'inverno, la corrente a getto ( Jet Stream ) è stata messa K.O.
L'inverno in America del nord è stato il più secco e caldo mai registrato, l'Europa ha subito freddi record con numerose vittime.
Secondo Viktor Seleznyov il pianeta sarebbe attualmente in una fase di indebolimento del campo magnetico.
Alcuni scienziati affermano questo, che però mi sembra un tantino eccessivo e catastrofico. Assistiamo a dei fenomeni che corrispondono spesso e volentieri ai normali cicli decennali e secolari della Terra, anche se spesso abbiamo la tendenza a dimenticarlo e a proclamare le catastrofi.
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